| 201955 | |
| IDG930601602 | |
| 93.06.01602 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pilati Andrea
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| Sulla rilevanza della volonta' del lavoratore illegittimamente
licenziato di riprendere il servizio dopo l' invito del datore di
lavoro
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| Nota a Cass. sez. lav. 10 marzo 1992, n. 2888
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| Riv. it. dir. lav., an. 12 (1993), fasc. 1, pt. 2, pag. 229-233
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D763
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| La sentenza, confermando precedenti conclusioni giurisprudenziali,
afferma che, ai sensi dell' art. 18 comma 2 l. 300/1970, se il
lavoratore illegittimamente licenziato non riprende servizio entro 30
giorni dal ricevimento dell' invito del datore di lavoro, il rapporto
si intende risolto. Tuttavia, afferma la Cassazione, la risoluzione
del rapporto e' impedita dalla manifestazione chiara e univoca,
formulata entro il termine prescritto, della volonta' di aderire all'
invito del datore. Approfondimenti giurisprudenziali e dottrinali
sulla portata del termine in questione, in rapporto al comportamento
del lavoratore.
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| art. 18 comma 2 l. 20 maggio 1970, n. 300
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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