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202268
IDG931501915
93.15.01915 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Cea Costanzo M.
Sentenze definitive e non definitive: una "querelle" interminabile
Nota a Cass. sez. lav. 12 giugno 1992, n. 7225
Foro it., an. 118 (1993), fasc. 2, pt. 1, pag. 480-485
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4160
La sentenza in esame consente all' A. di approfondire il tema della distinzione tra sentenze definitive e non definitive. Richiama il contrasto tra l' orientamento "sostanzialista" e quello "formalista", contrasto culminato con la sentenza delle sezioni unite n. 1577/1990, che sancirono la prevalenza del c.d. orientamento formale. La pronuncia in commento riaccende lo scontro, disattendendo l' autorevole precedente delle sezioni unite del 1990, affermando che "il dato sostanziale deve prevalere su quello formale", di guisa che "deve considerarsi non definitiva la decisione che non esaurisce l' oggetto della controversia, ma ne definisce solo un aspetto e rinvia al prosieguo il riconoscimento o il disconoscimento del bene della vita, a nulla rilevando che sia stato emesso un provvedimento di separazione delle cause".
art. 277 c.p.c. art. 278 c.p.c. art. 279 c.p.c. art. 340 c.p.c. art. 361 c.p.c.



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