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202381
IDG930402028
93.04.02028 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Luca Luigi
Il rito abbreviato tutelato dalla paralizzante strategia del P.M.
Nota a C. Cost. 9 marzo 1992, n. 92
Crit. dir., an. 18 (1992), fasc. 2-3, pag. 58-60
D615; D620
La Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la questione di legittimita' del combinato disposto degli artt. 438, 439 e 440 c.p.p., in riferimento agli artt. 3 e 25 Cost. La vicenda presentata al vaglio della Corte, come precisa l' A., era quella della definibilita' allo stato degli atti insussistente ma rimediabile dal P.M., avendo proprio il P.M., per motivare il dissenso al rito abbreviato, allegato alcune probatorie da lui stesso discrezionalmente determinate. La Corte esclude il potere del GIP di integrazione probatoria. Nega altresi' che la problematica di cui alla questione possa risolversi con una pronuncia additiva della stessa Corte ma necessita di un intervento del legislatore. L' A. esamina la sentenza sul piano degli affermati principi e su quello delle conseguenze pratiche.
art. 438 c.p.p. art. 439 c.p.p. art. 440 c.p.p.
Centro diretto da G. Taddei Elmi - IDG Firenze



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