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202441
IDG930602088
93.06.02088 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Caro Michele
Natura retributiva e imponibilita' contributiva: problemi in materia di qualificazione dei "premi speciali"
Nota a Cass. 5 marzo 1992, n. 2669
Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 2, pt. 1, pag. 494-496
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D74405
Il problema di diritto affrontato dalla Cassazione concerne la determinazione della natura, retributiva o meno, delle somme erogate ad un dipendente inquadrato come piazzista a titolo di premio per vincita di gare di vendita istituite tra i centri di distribuzione di un' industria alimentare. La Cassazione interviene per la seconda volta sullo stesso caso, avendo gia' cassato con rinvio la decisione con cui il Tribunale aveva escluso la natura retributiva dei premi in questione. Secondo la Cassazione, l' eventuale natura retributiva dei premi poteva essere determinata mediante la verifica di tre elementi: obbligatorieta' convenzionale del corrispettivo; predeterminabilita' del suo ammontare; esistenza del nesso causale con il lavoro svolto. Il giudice di rinvio ha escluso la natura retributiva dell' emolumento in questione. Nuovamente adita, la Suprema Corte ha incentrato la sua attenzione su due delle considerazioni che hanno indotto il Tribunale ad escludere la natura retributiva dell' emolumento in questione: l' assenza di un obbligo pattizio come fonte del diritto al premio e il carattere aleatorio della sua corresponsione, legata alle variabili necessita' aziendali. La Suprema Corte ha cassato con rinvio la decisione impugnata, senza pero' soffermarsi, osserva l' A., su un elemento evidenziato nel precedente intervento, quello della sussistenza del nesso causale tra l' attribuzione patrimoniale e le presentazioni lavorative.
art. 2099 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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