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| IDG930602101 | |
| 93.06.02101 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Solferino Angela
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| I diritti del terzo e la trascrizione tardiva di matrimonio canonico
post mortem
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| Nota a Cass. sez. un. civ. 4 giugno 1992, n. 6845
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| Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 699-702
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30123; D94611
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| L' istituto della trascrizione tardiva nei registri dello stato
civile dimostra la volonta' legislativa di estendere al matrimonio
canonico gli effetti civili nel maggior numero possibile dei casi. La
tutela delle situazioni giuridiche medio tempore acquisite, gia'
prevista dalla l. 847/1929, risulta rafforzata nell' Accordo
Italia-Santa Sede del febbraio 1984 dalla prescrizione che dichiara
impossibile la trascrizione dopo la morte dei coniugi o di uno di
essi. La sentenza annotata riguarda un caso di trascrizione tardiva
post morte emessa in applicazione dell' abrogata disciplina di cui
alla legge del 1929. La Corte, rifacendosi a un suo precedente
orientamento, ritiene che gli eredi del coniuge defunto siano terzi
rispetto al coniuge superstite. La trascrizione del matrimonio
religioso non pregiudica i diritti legittimamente acquisiti dai terzi
e, nel caso di specie, non puo' incidere sui diritti degli eredi del
defunto. L' A. ricerca le ragioni di questo ritorno della Corte all'
antico orientamento.
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| art. 2 Cost.
art. 3 Cost.
art. 29 Cost.
art. 31 Cost.
art. 14 l. 27 maggio 1929, n. 847
l. 25 marzo 1985, n. 121
Accordo Italia-Santa Sede 18 febbraio 1984 (modifica al Concordato
lateranense)
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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