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| IDG930602114 | |
| 93.06.02114 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Belle' Roberto
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| Continenza e riunione di cause nel processo del lavoro
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| Nota a decr. Pret. Roma 11 marzo 1992
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| Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 810-813
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D4192; D40237
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| Il Pretore dirigente di Roma e' intervenuto per stroncare una delle
prassi utilizzate nel rito del lavoro per fare in modo che la causa
sia trattata da un giudice gradito al ricorrente, stabilendo che "l'
interruzione successiva di cause di lavoro in rapporto di continenza
davanti al medesimo ufficio giudiziario non puo' comportare la
riunione presso il giudice cui e' attribuita la seconda controversia,
anche se essa risulti ad oggetto piu' ampio. In tal caso occorre
infatti procedere alla riunione obbligatoria presso il giudice
preventivamente adito, ai sensi dell' art. 273 c.p.c.". L' A. valuta
se nel concetto di "stessa causa", usato dal legislatore per
distinguere i casi in cui la riunione e' obbligatoria da quelli in
cui puo' anche non avvenire, siano comprese le liti in relazione di
continenza. Svolge poi alcune riflessioni di fondo sulla disciplina
della riunione di cause non limitate al solo processo del lavoro.
Individua infine altri diffusi metodi elusivi nel rito del lavoro.
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| art. 273 c.p.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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