| Nella nota si precisa che la questione sottoposta all' esame della
Corte Costituzionale si incentrava sull' eventuale contrasto con l'
art. 3 Cost. dell' art. 519 comma 2 c.p.p. (che disciplina in genere
i "diritti delle parti" in caso di nuove contestazioni
dibattimentali), nella parte in cui tale norma non consente all'
imputato di chiedere il giudizio abbreviato qualora il P.M. abbia
contestato ex art. 517 c.p.p. un reato concorrente. La Corte, sulla
scia di precedenti decisioni (sentenza n. 593/90 e ordinanza n.
213/92), ha ribadito che "l' interesse dell' imputato a beneficiare
dei vantaggi conseguenti al giudizio abbreviato in tanto rileva in
quanto egli rinunzi al dibattimento" e, d' altro lato, che la
contestazione di un reato concorrente in dibattimento "e' evenienza,
per un verso, non infrequente in un sistema processuale imperniato
sulla formazione della prova in dibattimento, e ben prevedibile, dato
lo stretto rapporto intercorrente tra l' imputazione originaria ed il
reato connesso: mentre, per altro verso, essa e' preclusa nel
giudizio abbreviato". Ne deriva che l' imputato deve addebitare a se
stesso la mancata tempestiva scelta del rito speciale. Commentandosi
favorevolmente la decisione, si cerca di dimostrare che, qualunque
fosse stato il regime che il codice avrebbe potuto dettare in tema di
nuove contestazioni dibattimentali, in nessun caso esso avrebbe
potuto presentare per l' imputato aspetti piu' favorevoli di quelli
derivanti dalla disciplina in concreto prescelta. Si sottolinea
inoltre che, nonostante le importanti modifiche al regime delle prove
utilizzabili in dibattimento apportate dalle sentenze della Corte
Costituzionale n. 254/1992 e n. 255/1992 nonche' dal d.l. 306/1992,
resta fermo, in virtu' della finalita' delle indagini preliminari
delineata dall' art. 326 c.p.p. che nel nuovo processo la
contestazione dibattimentale e' contrassegnata da un grado di
"fluidita'" molto maggiore di quello derivante dal sistema del codice
abrogato; e che l' evenienza di nuove contestazioni si puo'
realizzare ben piu' frequentemente di quanto non avvenisse in passato
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