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| IDG930902327 | |
| 93.09.02327 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Li Vigni Ilaria
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| Brevi note interpretative sul rinvio alle forme previste dall' art.
509 c.p.p. effettuato dall' art. 443
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| Nota a Cass. sez. I pen. 20 maggio 1991, n. 5532
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| Arch. Nuova Proc. Pen., an. 3 (1992), fasc. 1, pag. 81-82
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D62; D6344
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| La Corte d' Appello aveva proceduto al giudizio con rito camerale nei
confronti di imputati giudicati, in primo grado, con rito abbreviato.
La Suprema Corte ha statuito che il procedimento d' appello, anche in
questo caso, vada celebrato con le forme ordinarie del dibattito
pubblico se "riguardi la responsabilita' o circostanze diverse dalle
generiche", in quanto il rinvio previsto per il giudizio di secondo
grado dall' art. 443 comma 4 c.p.p. "alle forme ex art. 599 c.p.p."
non e' relativo solo alla forma del procedimento camerale, ma all'
intero articolo e, quindi, anche ai limiti di applicabilita' del
procedimento in camera di consiglio in esso previsti. L' A. espone i
motivi per cui il principio sostenuto dalla Corte non appare
condivisibile.
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| art. 438 c.p.p.
art. 443 c.p.p.
art. 599 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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