| 202699 | |
| IDG930902346 | |
| 93.09.02346 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Fasce Vittorio
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| Considerazioni sulla natura del termine entro il quale deve essere
convalidato il fermo
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| Nota a ord. Trib. Genova 21 maggio 1992
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| Arch. Nuova Proc. Pen., an. 3 (1992), fasc. 3, pag. 414-415
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6111; D61110
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| Secondo l' ordinanza in esame, l' art. 391 comma 7 c.p.p. deve essere
interpretato nel senso che il provvedimento sulla convalida di
indiziato di reato deve intervenire entro le 48 ore successive al
momento in cui il fermato e' stato posto a disposizione del giudice,
pena la perdita di efficacia del fermo operato. Nella fattispecie e'
stato ritenuto che il provvedimento in questione fosse stato emesso
dopo le 48 ore, essendo l' udienza di convalida iniziata 5 minuti
prima della scadenza del termine e tenuto conto delle formalita'
dell' udienza e del tempo occorrente per lo svolgimento dell'
interrogatorio, tra l' altro compiuto tramite un interprete. L' A.
condivide l' ordinanza anche in riferimento all' interpretazione
secondo cui, qualora non venga rispettato il termine di cui all' art.
391 comma 7 c.p.p., l' interrogatorio sia da equipararsi a quello di
un soggetto a piede libero.
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| art. 25 d.l. 14 gennaio 1991, n. 12
art. 391 comma 7 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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