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202703
IDG930902350
93.09.02350 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giampietro Franco
Rifiuti e materie prime secondarie: le Sezioni unite rimandano la palla al legislatore
Nota a Cass. sez. un. pen. 27 maggio 1992, n. 5
Cass. pen., an. 32 (1992), fasc. 10, pag. 2326-2328
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D18801; D539
Secondo la sentenza in commento, alle materie prime secondarie continua ad applicarsi la normativa di cui al d.p.r. 915/1982 fino a quando non saranno emanate le norme di cui ai commi 4 e 6 dell' art. 2 della l. 475/1988. Quindi, commenta l' A., solo dopo che il Governo avra' adottato l' atto di indirizzo e coordinamento e le Regioni avranno approvato la legislazione attuativa. A questo punto, quando l' art. 2 cit. sara' integralmente attuato assumeranno rilievo le eccezioni di costituzionalita' e allora il sistema legislativo potra' crollare poiche' viziato da incostituzionalita'. Non resta che imboccare la strada offerta della Comunita', conclude l' A., con la Direttiva CEE 156/91 e, all' occorrenza, con la Direttiva CEE 689/91.
d.p.r. 10 settembre 1982, n. 915 art. 2 comma 4 l. 9 novembre 1988, n. 475 art. 2 comma 6 l. 9 novembre 1988, n. 475
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