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| IDG931502820 | |
| 93.15.02820 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Arceri Alessandra
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| Limiti formali alla dichiarazione di ricusazione ed interesse dell'
imputato al giusto processo
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| Nota a ord. App. Lecce 6 luglio 1992
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| Giur. merito, an. 25 (1993), fasc. 2, pt. 2, pag. 437-440
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D6026
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| L' A. trae spunto da una pronuncia della Corte d' Appello di Lecce,
che ha rigettato l' istanza di ricusazione presentata dall' imputato
oltre il termine perentorio -stabilito dall' art. 38 comma 2 c.p.p.-
della fine dell' udienza nella quale la causa di ricusazione e' sorta
o e' divenuta nota. In senso critico alla predetta pronuncia, l' A.
sottolinea come, ai fini della dichiarazione di inammissibilita'
della ricusazione, non possa trascurarsi la differenziazione tra
cause di ricusazione noviter productae e cause di ricusazione noviter
repertae, vale a dire ignorate dall' imputato senza colpa, dovendosi
in tal caso considerare senz' altro tempestiva la ricusazione
proposta anche oltre i termini massimi stabiliti dalla legge.
Sostiene infine l' A. che l' inerzia colpevole del difensore puo'
essere sanata, in ogni caso, dall' attivazione personale dell'
imputato, allorquando si tratti dell' esercizio di facolta' e poteri
a lui espressamente riservati.
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| art. 38 comma 2 c.p.p.
art. 99 c.p.p.
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