| Dopo un' introduzione sull' ordinamento della Comunita' europea, l'
A. ne pone in rilievo l' evoluzione a seguito dell' Atto unico
europeo e della normativa del piu' recente Trattato di Maastricht.
Vengono, poi, illustrati i rapporti tra la CEE e gli Stati membri e
quelli fra le istituzioni della stessa CEE. L' Unione europea, come
e' stata concepita dal Trattato di Maastricht, punta a favorire il
progresso economico e sociale degli Stati membri, rafforzando i
diritti dei cittadini (diritto di cittadinanza europea e politica
sociale), promuovendo una piu' stretta integrazione per quanto
riguarda la politica dell' immigrazione nonche' la cooperazione
giudiziaria, attribuendo alla Corte di Giustizia delle Comunita'
Europee piu' ampia competenza e potere anche sanzionatorio per
impedire che gli Stati membri possano discostarsi dal Trattato.
Conclusivamente l' A. affronta la questione se il Trattato di
Maastricht possa considerarsi come la Carta fondante, la Costituzione
di una nuova Europa. La risposta e' cauta e comunque meno ottimista
del passato. Per quanto riguarda l' Italia, determinate politiche
comunitarie e certi vincoli derivanti dal Trattato possono risultare
gravosi ed anche penalizzanti. Se restassimo fuori dall' Unione,
pero', rischieremmo conseguenze negative enormi sia sul piano
economico, sia sul piano politico e culturale.
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