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203226
IDG930602873
93.06.02873 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lombardo Giovanni Luigi
Appunti sulle origini e sulle prospettive del libero convincimento
Dir. giur., s. 3, an. 107 (1992), fasc. 1, pag. 17-33
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D4062
L' A. traccia un ampio excursus storico nel quale, muovendo dalla natura e dalla struttura dei modelli processuali succedutisi dall' eta' arcaica a quella romana, dall' eta' medioevale a quella moderna, fino all' eta' contemporanea, esamina l' evoluzione del concetto di prova e la sua efficacia nel processo nelle diverse epoche storiche, nelle quali valutazione libera e valutazione legislativamente precostituita si sono alternate in varia guisa in funzione dell' evolversi del pensiero filosofico-scientifico e delle ideologie politiche. Ponendo poi in luce come la moderna teorica probatoria da un lato sia approdata ad una concezione relativizzata della verita' giudiziale, che trova il suo cardine nel principio del libero convincimento del giudice quale unico metodo razionale di conoscenza, dall' altro riconosca tuttavia ragion d' essere ad un sistema limitato di prova legale, l' A. conclude che le regole legali di valutazione della prova non possono comunque comportare la totale rinuncia ad uno spazio di operativita', anche minimo, del libero convincimento, a meno di rinunciare preventivamente ad un metodo razionale di accertamento del fatto. Prova legale e libero convincimento devono, invece, nella teorica moderna coniugarsi insieme, consentendo al giudice di liberarsi dal vincolo legislativo della prova legale qualora questa sia smentita da una prova contraria. solo in tal modo, per l' A., puo' essere garantita la funzione conoscitiva della prova, funzione che rimane invece estranea alla prova legale c.d. assoluta.
art. 116 c.p.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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