| (Sommario: - L' attualita' del tema. - I problemi dell'
ammissibilita' e dell' efficacia delle sentenze additive. - L'
omissione legislativa "come" norma vivente. Il giudizio di
costituzionalita' su omissioni e' ammissibile e va incanalato entro i
binari del sindacato su norme applicate. - L' effetto erga omnes del
profilo ablatorio che caduca la norma vivente. L' effetto solo
persuasivo dell' integrazione normativa indicata dalla Corte: essa si
imporra' se accolta e tradotta dai giudici in nuovo diritto vivente.
- Analisi comparata delle diverse posizioni dottrinali in tema di
sentenze additive: a) le tesi che convergono, negli esiti finali, con
l' ipotesi proposta (Picardi, Zagrebelsky, Mortati, Falzea, Lavagna);
b) le tesi che divergono dall' ipotesi proposta per la differente
determinazione dell' oggetto delle pronunce additive (Delfino, Duni,
Ruggeri, Montesano); c) altre tesi non concordanti, sotto profili
eterogenei, con l' ipotesi proposta (Silvestri, Lubrano, Pizzorusso);
d) la tesi della "legislazione a rime obbligate": differenze con l'
ipotesi proposta sul piano della struttura, degli effetti e dell' uso
delle sentenze additive. - Il seguito nella giurisprudenza ordinaria
dei dispositivi additivi. I giudici come "portieri" ed "uscieri" del
sindacato di costituzionalita'. - Il valore programmatico delle
sentenze nn. 295 e 421 del 1991 della Corte Costituzionale. - Le
concrete conseguenze della tesi proposta su alcuni controversi
orientamenti della giurisprudenza costituzionale: a) eliminazione
"alla radice" di possibili contrasti tra Corte e giudici a seguito di
dispositivi additivi; b) una possibile soluzione al problema delle
c.d. sentenze additive di prestazione; c) critica alla pretesa della
Corte, a pena d' inammissibilita', che il giudice a quo indichi il
"verso" dell' addizione richiesta, una possibile lettura alternativa
della ratio di tale orientamento; d) critica alla dichiarazione d'
inammissibilita' per l' assenza di rima obbligata, pur in presenza
dell' incostituzionalita' della disposizione impugnata. - Un appunto
conclusivo (con rinvio))
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