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Documento


203519
IDG930903166
93.09.03166 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Iacoviello Francesco Mauro
Processo di parti e poteri probatori del giudice
Nota a Cass. sez. un. pen. 6 novembre 1992
Cass. pen., an. 33 (1993), fasc. 2, pag. 286-292
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D68; D6140
L' A., prendendo spunto dalla sentenza delle sezioni unite in epigrafe, svolge alcune considerazioni sul problema ermeneutico posto dall' art. 507 c.p.p., intorno al quale si contrastano due tesi, l' una restrittiva e l' altra estensiva. L' A. riporta le argomentazioni addotte dai fautori dell' una e dell' altra tesi, rilevando pero' come entrambe prendano le mosse rispettivamente dal modello concettuale del processo accusatorio o dal principio della verita' materiale ed interpretino la norma in modo da renderla coerente con il modello processuale prescelto o con il principio invocato. Le sezioni unite, seguendo un' impostazione che l' A. condivide, si sono proposte invece di stabilire il significato della norma in esame secondo le ordinarie regole interpretative. Solo dopo aver rinvenuto tale significato, afferma l' A., si porra' l' ulteriore problema della compatibilita' della norma col modello di un processo di parti o col principio della ricerca della verita'.
art. 468 c.p.p. art. 507 c.p.p.
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