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| IDG930903167 | |
| 93.09.03167 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Nappi Aniello
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| Orientamenti giurisprudenziali in tema di reato continuato dell'
associazione per delinquere
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| Nota a Cass. sez. V pen. 20 febbraio 1992
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| Cass. pen., an. 33 (1993), fasc. 2, pag. 318-319
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D5014; D5131
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| La sentenza in epigrafe, afferma l' A., pur essendo espressione di
uno specifico indirizzo giurisprudenziale, contrasta tuttavia con
alcune incontestate affermazioni della giurisprudenza in materia di
reato continuato. La giurisprudenza, infatti, pur riconoscendo la
rilevanza ai fini dell' art. 81 c.p. anche in un programma generico e
aperto agli adattamenti del caso, ritiene che comunque l' orizzonte
programmatico del reato continuato debba essere piu' ristretto e
determinato per tempi e contesti o per scopi rispetto a quello che
puo' caratterizzare il delitto associativo. Secondo la massima della
sentenza annotata, invece, "e' configurabile la continuazione anche
fra reati ricompresi genericamente e come ipotesi eventuali nelle
linee fondamentali nella preventiva rappresentazione degli
appartenenti a un' associazione criminosa, i quali abbiano
programmato un numero indeterminato di azioni sovversive.
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| art. 81 c.p.
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