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203522
IDG930903169
93.09.03169 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Bosco Valeria
Sull' interrogatorio come presupposto del giudizio immediato
Nota a Cass. sez. V pen. 3 marzo 1992
Cass. pen., an. 33 (1993), fasc. 2, pag. 344-347
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D68; D62; D613
In base alla pronuncia della Cassazione annotata, premesso che l' interrogatorio costituisce imprescindibile condizione del giudizio immediato "allo scopo di evitare che l' imputato possa essere tratto a giudizio senza avere avuto la possibilita' di esporre le proprie difese in sede di udienza preliminare", ad assicurare tale garanzia e' sufficiente che "l' indagato sia stato sentito dal giudice per le indagini preliminari con le modalita' dell' interrogatorio, e cioe' con la contestazione dei fatti addebitati e degli elementi di prova a carico". Agli effetti dell' instaurazione del giudizio immediato, interrogatorio del P.M. ed interrogatorio del GIP sarebbero equipollenti. Secondo l' A. desta perplessita' il processo logico seguito dalla Corte, imperniato sulle modifiche apportate dal d.l. 12/1991 alla disciplina del giudizio immediato e, in particolare, sulla nuova formulazione dell' art. 453 c.p.p.
art. 27 d.l. 14 gennaio 1991, n. 12 art. 311 c.p.p. art. 453 c.p.p.
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