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| IDG930903184 | |
| 93.09.03184 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rigo Fabrizio
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| Questioni aperte in tema di integrazione probatoria nel giudizio
abbreviato dopo l' intervento della Corte Costituzionale
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| Nota a C. Cost. 8 luglio 1992, n. 318
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| Cass. pen., an. 33 (1993), fasc. 3, pag. 502-508
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D62; D68; D6215
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| La sentenza in commento, afferma l' A., ha sintetizzato i problemi
sollevati e discussi da dottrina e giurisprudenza in materia di
giudizio abbreviato, vagliando i possibili rimedi e suggerendo la via
da percorrere per superare le censure di incostituzionalita' rivolte
al rito de quo. L' A. riassume le vicende processuali da cui la Corte
ha preso le mosse ed evidenzia le censure d' illegittimita'
costituzionale sollevate dai giudici a quibus. Ci si chiede, in
sostanza, se possa dirsi conforme a Costituzione un procedimento in
cui l' imputato possa rinunciare a far valere fatti a se' favorevoli,
con particolare riguardo all' eventualita' di essere assoggettato a
una condanna ingiusta o ad una pena piu' onerosa per l'
impossibilita' di valutare circostanze attenuanti legate a fatti
sopravvenuti. Le risposte date dalla Corte Costituzionale, se offrono
una parziale soluzione, non mancano pero' di sollevare nuove
questioni, che l' A. evidenzia.
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| art. 160 c.p.
art. 239 disp. att. c.p.p.
art. 440 c.p.p.
art. 441 c.p.p.
art. 442 c.p.p.
art. 458 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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