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Documento


203572
IDG930903219
93.09.03219 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Ponti Gianluigi
Prevenzione certa e prevenzione aleatoria. La partecipazione del reo come criterio discriminante degli interventi preventivi
Indice pen., an. 27 (1993), fasc. 1, pag. 95-105
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D59; D5030
Per un paio di decenni, a partire degli anni 50, la prevenzione era incentrata sul principio degli interventi individualizzati di risocializzazione, mentre nell' ultimo decennio, afferma l' A., la prevenzione trattamentale e' andata perdendo di rilievo a favore dell' orientamento, nelle scelte di politica penale, della repressione giuridica secondo principi oggettivi e non individualizzati. Cio' premesso, l' A. sviluppa i seguenti punti: discutere dei contenuti insiti nella parola prevenzione; esaminare il ruolo riservato alla criminologia clinica nella prevenzione; considerare pregi e difetti dei vari modi di prevenire; confrontare le proprie idee sui modi piu' opportuni per prevenire il dilagare attuale della criminalita'. Conclusivamente l' A. intende rispondere, secondo un approccio criminologico, agli interrogativi se sia possibile prevenire i delitti e come prevenirli.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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