| L' A. richiama il dibattito politico e culturale sul nuovo modello di
difesa, per esaminare le proposte e le iniziative volte a
ristrutturare le Forze Armate secondo principi diversi. Da un lato,
vi sono proposte che, abbandonando il principio dell' obbligatorieta'
del servizio militare, vorrebbero che le Forze Armate fossero
ristrutturate su base volontaria e professionale. Altre proposte,
peraltro minoritarie, propendono per schemi propri del modulo
organizzatorio conosciuto storicamente come "nazione armata". In via
mediana, si trovano le proposte volte al mantenimento del principio
dell' obbligatorieta' del servizio militare generalizzato,
potenziando, di fatto, la componente professionale e volontaria. L'
A. si propone di verificare come una possibile modifica dell' attuale
modello di organizzazione si possa conciliare con i principi
fondamentali del nostro ordinamento. Richiamata la l. 1033/1966, che
ha introdotto la possibilita' di svolgere servizio per 2 anni nei
Paesi del Terzo Mondo, in alternativa all' obbligo di leva; la l.
772/1972, che rpeved la possibilita' di chiedere di svolgere servizio
civile sostitutivo di quello militare; esaminata la giurisprudenza
costituzionale in materia, l' A. ritiene che proposte di legge, nel
teso unificato all' esame delle Camere, che prevedono che l' obbligo
del servizio militare di leva possa, da un' impostazione
specificamente militare di addestramento, trovare modalita' di
conversione verso prospettive piu' generiche di solidarismo sociale,
siano in linea con l' indirizzo interpretativo della Corte
Costituzionale.
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