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| IDG931503472 | |
| 93.15.03472 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Giorgio G.
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| Osservazione a Cass. sez. III pen. 19 marzo 1992
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| Foro it., an. 118 (1993), fasc. 4, pt. 2, pag. 239-241
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D18227
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| Secondo la sentenza annotata, l' esecuzione dell' ordine giudiziale
di demolizione dell' opera abusiva non spetta al giudice dell'
esecuzione penale, ma esclusivamente alle competenti autorita'
amministrative di cui agli artt. 7 commi 6 e 8 e 27 l. 47/1985. L' A.
esamina alcuni aspetti della questione: la tesi sostenuta dalla
sentenza in relazione alla "circolare interpretativa" del Ministero
della Giustizia, alla quale la Cassazione si allinea; le posizioni
della dottrina; la preoccupazione, presente nella tesi favorevole
alla competenza del giudice penale, onde garantire l' effettivita'
della rimozione del manufatto a fronte dell' inerzia dell' autorita'
amministrativa; la possibilita' dell' applicazione dell' art. 328
comma 2 c.p. nei confronti degli organi pubblici per la mancata
attivazione della procedura demolitoria; la compatibilita' dell'
ordine di demolizione con la sentenza ex art. 444 c.p.p.; la
costituzionalita' dell' art. 7 l. 47/1985.
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| art. 7 l. 28 febbraio 1985, n. 47
art. 27 l. 28 febbraio 1985, n. 47
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