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204006
IDG930603653
93.06.03653 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lo Cascio Giovanni
Il credito per I.V.A. di rivalsa del professionista ed il privilegio che lo assiste
Nota a Cass. 13 novembre 1992, n. 12207
Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 4, pt. 1, pag. 963-967
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D31362; D31364
Il credito vantato dall' attore, professionista di societa' fallita, per le proprie prestazioni era stato ammesso al passivo in via privilegiata, mentre quello corrispondente per IVA di rivalsa era stato ritenuto di natura chirografaria. Il creditore aveva proposto opposizione ex art. 98 l. fall. chiedendo che il credito per rivalsa IVA fosse ammesso in via principale con lo stesso privilegio del credito relativo alle prestazioni eseguite e, in subordine, con il privilegio speciale da esercitarsi su un credito della societa' fallita verso un altro soggetto, avendo tale obbligazione formato oggetto del recupero di cui alle prestazioni professionali eseguite. Il Tribunale aveva rigettato l' opposizione e, avendo l' attore proposto appello, il giudice di secondo grado aveva confermato la decisione impugnata. La Cassazione, accogliendo il ricorso proposto dall' attore per quanto di ragione, ha escluso che nella specie possa ritenersi proposta una richiesta di riconoscimento della natura prededucibile del credito di rivalsa IVA e ha stabilito invece che tale credito possa essere ammesso con il riconoscimento del credito speciale su un credito del fallito verso terzi non ancora riscosso. L' A. trae spunto dalla pronuncia per affrontare due questioni interpretative: quella della pretesa identita' del privilegio che dovrebbe assistere il credito professionale e quello per IVA di rivalsa e quella che riguarda il riconoscimento del privilegio speciale in sede concorsuale.
art. 93 l. fall. art. 110 l. fall. d.p.r. 26 ottobre 1972, n. 633 art. 2758 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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