| 204153 | |
| IDG930703800 | |
| 93.07.03800 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Lo Surdo Giuseppe
| |
| Cenni in tema di allevamento di animali, attivita' agricola e reddito
agrario
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Cass. sez. I civ. 14 febbraio 1992, n. 1821
| |
| Dir. Giur. Agr., an. 1 (1992), fasc. 5, pt. 2, pag. 281
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D91296; D91201; D9122
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La decisione in esame abbraccia sinteticamente, afferma l' A., l'
intero arco dei casi in cui si puo' ravvisare o meno l' attivita'
agraria in tema di allevamento di animali, con le implicazioni
fiscali conseguenti a tale qualificazione. La sentenza, che l' A.
afferma di condividere senza riserve, ribadisce i seguenti principi:
il d.p.r. 132/1978, per l' aspetto che qui interessa, ha carattere
innovativo e non interpretativo; in relazione ad un' azienda che
allevi bestiame, per potersi configurare un' attivita' agricola, e'
sufficiente che il fondo utilizzato sia in grado di produrre almeno
un quarto del mangime necessario allo scopo; la particolare ampiezza
dell' attivita' svolta non rileva ai fini del ritenere agricola
quella di allevamento, neppure la esclude l' ingrassamento di animali
acquistati altrove e destinati alla rivendita dopo una permanenza di
qualche durata nel fondo; non costituisce, invece, attivita' agricola
la mera detenzione per breve periodo di animali destinati alla
macellazione.
| |
| art. 28 d.p.r. 29 settembre 1973, n. 597
art. 1 d.p.r. 5 aprile 1978, n. 132
art. 29 d.p.r. 22 dicembre 1986, n. 917
art. 36 d.p.r. 4 febbraio 1988, n. 42
| |
| Ist. dir. agrario - Univ. FI
| |