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| IDG930903870 | |
| 93.09.03870 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ricci Edoardo F.
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| Note sul giudizio di equita'
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| Riv. dir. proc., s. 2, an. 48 (1993), fasc. 2, pag. 387-409
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D40632
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| (Sommario: - Significato dell' espressione "giudizio d' equita'".
Oggetto del presente scritto. - Il giudizio d' equita' come giudizio
secondo le regole liberamente scelte dal giudice, non identificabili
prima del processo e al di fuori del suo ambito. - Il giudizio di
equita' come giudizio volto all' applicazione di regole, che il
giudice ha il dovere di manifestare il piu' presto possibile (e
comunque prima del formarsi di qualsiasi preclusione relativa alla
difesa delle parti nel merito). - L' applicazione delle norme di
diritto come possibile scelta del giudice d' equita'. - Identita' tra
giudizio di equita' e giudizio di diritto, per quanto concerne la
disciplina della prova. - L' impugnazione della decisione di equita'.
In particolare: la motivazione e il suo controllo. - Illegittimita'
costituzionale del giudizio di equita' imposto dalla legge
processuale, quando esiste una disciplina legale della situazione
controversa)
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| art. 113 comma 2 c.p.c.
art. 114 c.p.c.
art. 339 c.p.c.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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