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| IDG930903909 | |
| 93.09.03909 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Santoloci Maurizio, Maglia Stefano
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| Inquinamento idrico e poteri della polizia giudiziaria
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| Nota a Cass. sez. III pen. 17 ottobre 1991, n. 10525
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| Riv. pen., an. 118 (1992), fasc. 11, pag. 961-962
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| D18801; D539; D6101; D61012
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| La sentenza enuncia due principi in materia di diritto applicato all'
ambiente: innanzitutto che i reati in materia ambientale, al pari di
tutti gli altri reati in diversi settori, sono di competenza di tutta
la polizia giudiziaria. Mentre le specializzazioni sono soltanto
divisioni di fatto di ruoli, cio' non toglie che tutta la polizia
giudiziaria puo' e deve intervenire in tutti i reati ambientali. L'
altro principio sancisce che, oltre agli organi tecnici
specializzati, qualsiasi organo di polizia giudiziaria puo' procedere
ai prelievi di controllo per la "legge Merli", eventualmente facendo
ricorso all' assistenza di un tecnico come ausiliario di polizia
giudiziaria. L' affermazione di questi principi offrono a tutta la
polizia giudiziaria nuove ed ampie prospettive di intervento nel
campo piuttosto lacunoso della "legge Merli".
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| art. 21 l. 10 maggio 1976, n. 319
art. 347 c.p.p.
art. 348 c.p.p.
art. 354 c.p.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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