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204266
IDG930903913
93.09.03913 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Lepri Fabio
Continuazione tra reati, cumulo giuridico ed individuazione della "violazione piu' grave": l' ultima parola delle Sezioni unite?
Nota a Cass. sez. un. pen. 3 aprile 1992, n. 4901
Riv. pen., an. 118 (1992), fasc. 12, pag. 1062-1064
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
D5014; D5035
La sentenza annotata offre la soluzione del problema dell' individuazione della violazione piu' grave nelle ipotesi di continuazione tra reati puniti con pene diverse. Le sezioni unite hanno ravvisato nel criterio c.d. astratto la via da seguire per una corretta identificazione della violazione piu' grave. Richiamato il contrasto insorto tra le sezioni semplici ed esaminato criticamente l' utilizzo del criterio c.d. concreto, l' A. ritiene che nell' attuale quadro normativo sia da accogliere la soluzione offerta dalle sezioni unite, dovendosi ritenere violazione piu' grave, ai fini dell' art. 81 c.p., quella per cui sia comminata in astratto una pena edittale maggiore e, comunque, sempre il delitto rispetto alla contravvenzione. L' A. solleva, invece, qualche riserva in ordine al metodo di determinazione dell' aumento di pena ex art. 81 c.p.
art. 81 c.p. art. 133 c.p. art. 135 c.p.
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