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204434
IDG931504080
93.15.04080 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Occhino Francesca
Il figlio concepito da donna separata tra disconoscimento e contestazione
Nota a Cass. sez. I civ. 20 febbraio 1992, n. 2008
Giur. it., an. 145 (1993), fasc. 5, pt. 1A, pag. 1065-1070
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30131; D30132
Un marito aveva esperito azione di contestazione tendente a negare la paternita' del figlio nato dalla moglie dopo un anno dalla separazione consensuale omologata e denunciato come figlio legittimo. I giudici di merito respingono l' azione ritenendo raggiunta la prova dell' alta probabilita' che l' autore del concepimento fosse il marito. Riqualificano altresi' l' azione, qualificata dal proponente come contestazione, come disconoscimento della paternita'. Il marito ricorre ritenendo erronea tale qualificazione che avrebbe avuto riflessi sulla metodologia e sull' ordine cronologico dell' attivita' istruttoria. La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, rilevando che nessuna conseguenza di ordine probatorio sarebbe derivata dal caso "de quo" dalla qualificazione dell' azione come contestazione della legittimita'. L' A. propone osservazioni critiche per quanto riguarda alcuni aspetti della motivazione.
art. 235 c.c. art. 248 c.c.



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