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| IDG931504124 | |
| 93.15.04124 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Gabriotti Manuela
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| L' illecito impossessamento di selvaggina
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| Nota a ord. App. Venezia sez. pen. 23 marzo 1992
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| Riv. giur. ambiente, an. 8 (1993), fasc. 1, pag. 99-102
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D91100; D51900
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| L' ordinanza annotata solleva la questione di legittimita'
costituzionale degli artt. 30 comma 3 e 31 comma 5 l. 157/1992 che
reca "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per
il prelievo venatorio". L' incostituzionalita' denunciata, in
riferimento al principio di uguaglianza, riguarda il mancato
riconoscimento della sanzionabilita', a titolo di furto, dell'
impossessamento a fini di profitto di animali selvatici catturati o
abbattuti mediante atti venatori illeciti. Questa ipotesi, secondo l'
orientamento consolidato della giurisprudenza nella vigenza della l.
968/1977 era ricondotta al reato di cui all' art. 624 c.p. L' A.
ripercorre il cammino della giurisprudenza che, sulla base della
precedente legge che riconosceva la fauna selvatica non piu' "res
nullius" ma patrimonio dello Stato, sanzionava il c.d. furto
venatorio; rileva i limiti della nuova legge e auspica una decisione
della Corte Costituzionale che offra una piu' ampia e certa tutela
della fauna selvatica.
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| l. 27 dicembre 1977, n. 968
art. 30 comma 3 l. 11 febbraio 1992, n. 157
art. 31 comma 5 l. 11 febbraio 1992, n. 157
art. 624 c.p.
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