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| IDG930604383 | |
| 93.06.04383 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Pertegato Giorgio
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| Nota a Cass. 19 aprile 1991, n. 4257
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| Riv. not., an. 44 (1992), fasc. 6, pt. 2, pag. 1584-1589
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D30670
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| L' A. illustra la problematica connessa alla fattispecie oggetto
della sentenza in commento, quella dell' ammissibilita' o meno nel
nostro ordinamento giuridico di una clausola di un contratto di
transazione con cui il creditore si riservi di mantenere inalterata
la sua pretesa verso i condebitori rimasti estranei all' accordo. La
Cassazione, richiamandosi al principio dell' autonomia negoziale, ha
ritenuto tale clausola perfettamente ammissibile. L' A., esposti i
differenti orientamenti della dottrina sull' argomento, accoglie
invece l' orientamento piu' restrittivo e afferma la nullita' della
clausola in esame sulla base della considerazione che il debitore
solidale rimasto estraneo alla transazione puo' dichiarare, ex art.
1304 c.c., di voler profittare della stessa: di questo diritto
potestativo concessogli dalla legge non puo' essere privato per
volonta' degli originari contraenti.
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| art. 1304 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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