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204765
IDG930604412
93.06.04412 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Frassi Paola
Cenni al problema delle parole di uso comune usate come marchi e al rapporto fra azione di concorrenza sleale e azione di contraffazione
Nota a Cass. 9 ottobre 1992, n. 11017
Riv. dir. ind., an. 42 (1993), fasc. 1, pt. 2, pag. 10-12
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D31122; D311320; D311301
L' A. commenta brevemente le tre massime di cui alla sentenza annotata, servendosi anche di alcuni rinvii alla precedente giurisprudenza. Secondo la prima massima una parola comune puo' costituire un marchio brevettabile, purche' non abbia una funzione intrinsecamente descrittiva delle qualita' del prodotto. La seconda massima afferma il principio che l' indagine volta ad accertare la presenza nel marchio dei requisiti necessari a una registrazione valida e' di esclusiva pertinenza del giudice di merito. L' ultima massima affronta il tema del rapporto fra azione di concorrenza sleale e violazione del diritto sul marchio.
art. 17 r.d. 21 giugno 1942, n. 929 art. 18 r.d. 21 giugno 1942, n. 929
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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