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204920
IDG930904567
93.09.04567 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Paliero Carlo Enrico
La causalita' dell' omissione: formule concettuali e paradigmi prasseologici
Relazione al convegno nazionale di Medicina Legale sul tema: "La causalita' tra diritto e medicina", Pavia, 19-21 settembre 1991
Riv. it. med. leg., an. 14 (1992), fasc. 4, pt. 1, pag. 821-855
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D50101; F4252
Nel nostro sistema penale la causalita' nel delitto per omissione e' tradizionalmente considerata come un ipotetico equivalente della causalita' tipica del delitto commissivo. Di conseguenza l' accertamento del nesso causale puo' avere regole differenti e differente estensione a seconda del tipo di delitto. In particolare per dimostrare la causalita' di tipo omissivo e' necessario che il comportamento antigiuridico di fatto accertato sia idoneo ad evitare l' evento con un livello di probabilita' vicino alla certezza. Attualmente si tende a negare che vi sia una netta differenza fra la causalita' nella condotta omissiva e la causalita' nella condotta commissiva. Pertanto la causalita' per omissione deve avere un "altro grado di razionale credibilita'". Peraltro nel delitto colposo per omissione nell' ambito dell' attivita' medica il nesso causale puo' essere accertato (anche) attraverso un nuovo paradigma che e' differente dal modello condizionalistico ed e' il criterio dell' "aumento del rischio". Alcune sentenze hanno dimostrato una maggiore funzionalita' del criterio dello "aumento del rischio" specialmente quando per accertare il nesso causale e' necessario rifarsi ad una valutazione di tipo prognostico.
Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze



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