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| IDG930904578 | |
| 93.09.04578 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Alibrandi Alfonso
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| In tema di truffa in danno della cassa integrazione guadagni
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| Nota a Trib. Matera 30 aprile 1992, n. 63
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| Riv. pen., an. 119 (1993), fasc. 1, pag. 71-72
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D7044; D51910; D541
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| Secondo la sentenza annotata, si configurano gli estremi di truffa
aggravata nel caso di percezioni delle prestazioni della cassa
integrazione guadagni in base a mendaci dichiarazioni, tali da
indurre l' INPS in errore. Nella fattispecie, il percettore delle
prestazioni previdenziali svolgeva attivita' lavorativa autonoma
mediante gestione di negozio del quale era titolare. Secondo l' A.,
la decisione appare mal sorretta da una motivazione eccessivamente
succinta, mentre la soluzione di questo profilo problematico, egli
afferma, divide perfino la giurisprudenza di legittimita'. Le mendaci
affermazioni e il silenzio maliziosamente serbato dall' agente vanno
considerati, sostiene l' A., in riferimento alle varie e molteplici
fattispecie, non essendo possibile delineare in proposito regole
generali, valevoli per ogni ipotesi. Occorre, come sottolinea la
dottrina, che mendacio e silenzio siano valutati caso per caso, per
verificare l' idoneita' a trarre in inganno.
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| art. 16 d.lg.lt. 9 novembre 1945, n. 788
art. 61 n. 7 c.p.
art. 640 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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