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| IDG930904583 | |
| 93.09.04583 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Santoloci Maurizio, Maglia Stefano
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| Le Sezioni Unite "rivoluzionano" il sistema giudiziario sui vincoli
paesaggistici-ambientali
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| Nota a Cass. sez. un. pen. 12 gennaio 1993, n. 248
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| Riv. pen., vol. amb000, an. 119 (1993), fasc. 2, pag. 170-172
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D18250; D18255; D545; D5213
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| Secondo la pronuncia annotata, la distruzione o deturpamento di
bellezze naturali ai sensi dell' art. 734 c.p. e' un reato di danno
il cui accertamento e' di esclusiva competenza del giudice,
indipendentemente dalla concessione o dell' autorizzazione o del
nulla-osta amministrativo. Considerato che le potenzialita' operative
della "legge Galasso" sono state di fatto progressivamente e
macroscopicamente svuotate, la Suprema Corte conferisce una nuova
vitalita', sostengono gli AA., a questo reato-contravvenzione, che
potenzialmente potrebbe rivelarsi piu' importante del sistema
sanzionatorio della l. 431/1985. Se, infatti, le
autorizzazioni-concessioni ottenute dal titolare non sono sufficienti
ad escludere il reato di cui all' art. 1 sexies l. 431/1985, detti
atti non sono sufficienti a vanificare l' applicazione (in via
autonoma) dell' art. 734 c.p. Questa evoluzione di principio apre
nuove e fino ad oggi impensabili strade di intervento giudiziario
contro gli scempi paesaggistici-ambientali.
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| art. 1 sexies l. 8 agosto 1985, n. 431
art. 734 c.p.
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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