| 205215 | |
| IDG931504862 | |
| 93.15.04862 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Liuzzi Trisorio
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Osservazione a Cass. sez. I civ. 23 febbraio 1993, n. 2214
| |
| Foro it., an. 118 (1993), fasc. 6, pt. 1, pag. 1872-1874
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D18004
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La massima della sentenza afferma che "e' inammissibile l'
impugnazione avverso la sentenza di rettificazione degli atti dello
stato civile da un soggetto che non sia stato parte nel precedente
grado e che non sia risultato soccombente (nella specie, il
procedimento di rettificazione dell' atto di matrimonio era stato
promosso dal procuratore della repubblica, mentre la ricorrente, che
aveva gia' proposto autonoma azione di nullita' dello stesso
matrimonio, non era stata citata in giudizio)". La Cassazione,
osserva l' A., ha fatto applicazione di un principio generale
affermato con riferimento al processo ordinario e analogamente in
tema di procedimenti camerali. Viene approfondito alla luce di
giurisprudenza e dottrina, anche il tema della natura del
procedimento di rettificazione degli atti dello stato civile.
| |
| art. 165 r.d. 9 luglio 1939, n. 1238
art. 168 r.d. 9 luglio 1939, n. 1238
art. 454 c.c.
art. 455 c.c.
art. 323 c.p.c.
art. 324 c.p.c.
| |
| | |