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| IDG931504915 | |
| 93.15.04915 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Campanello Stefano
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| Sull' interesse all' impugnazione dei provvedimenti "de libertate"
revocati
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| Nota a Cass. sez. I pen. 2 aprile 1992
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| Giur. it., an. 145 (1993), fasc. 6, pt. 2, pag. 452-454
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D611; D6303
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| Secondo la decisione annotata, l' interesse all' impugnazione contro
un provvedimento "de libertate" viene meno allorche', nelle more del
giudizio di riesame (o di appello), la misura cautelare sia revocata
o sostituita dal giudice che procede, individuato a norma dell' art.
279 c.p.p. La questione viene approfondita dall' A., con particolare
riferimento al problema se l' interesse ad impugnare il provvedimento
impositivo della custodia cautelare in carcere consista semplicemente
nell' interesse alla restaurazione dello "status libertatis" o se sia
possibile ravvisare un interesse all' accertamento della legittimita'
del provvedimento in quanto tale, indipendentemente dalla sua
efficacia attuale. Secondo l' A., il contenuto dell' interesse ad
impugnare deve essere individuato con riferimento anche agli effetti
secondari e accessori del provvedimento "de libertate" e non soltanto
alla privazione della liberta' personale, la cui cessazione,
pertanto, non determina "ex se" l' inammissibilita' del gravame.
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| art. 279 c.p.p.
art. 310 c.p.p.
art. 568 comma 4 c.p.p.
art. 591 comma 1 lett. a c.p.p.
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