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| IDG931504935 | |
| 93.15.04935 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Trerotola Ercole
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| L' efficacia extraterritoriale dei provvedimenti stranieri nel
raffronto tra i diversi metodi processuali
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| Nota a decr. App. Torino 2 febbraio 1993
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| Giur. merito, an. 25 (1993), fasc. 3, pt. 1, pag. 611-613
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D40213
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| La inderogabilita' convenzionale della giurisdizione italiana e' un
principio che limita l' efficacia dei provvedimento giudiziali entro
i confini territoriali dello Stato di provenienza e la cui idoneita'
nell' ordinamento italiano e' subordinata ad un particolare
procedimento teso a verificare il rispetto della legge italiana. La
diversa qualificazione che nei due Paesi puo' essere attribuita al
provvedimento (di giurisdizione volontaria e contenziosa) rende,
talora, impossibile la efficacia in Italia del provvedimento
straniero (artt. 796-801 c.p.c.). Cosi' e' per la dichiarazione
giudiziale di maternita' naturale, che per l' ordinamento somalo
segue l' iter processual-volontaristico a differenza che nell'
ordinamento italiano nel quale, pur trattandosi di un provvedimento
camerale a struttura bilaterale, ha natura sostanzialmente
contenziosa e dialettica; si tratta di un procedimento di
giurisdizione volontaria nel quale applicare il principio del
contraddittorio ex art. 101 c.p.c., la cui inosservanza invaliderebbe
il procedimento. Piu' che la natura del provvedimento, tuttavia,
nella fattispecie, e' la diversa strutturazione del procedimento a
rendere inefficace nell' ordinamento italiano la dichiarazione di
maternita' naturale emessa dai giudici somali i quali non avevano l'
obbligo di rendere il contraddittorio tra le parti e la cui assenza
impedisce la efficacia del provvedimento nel territorio italiano.
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| art. 101 c.p.c.
art. 796 c.p.c.
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