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Documento


205305
IDG931504952
93.15.04952 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Arceri Alessandra
Psicopatie e imputabilita'
Nota a Trib. Milano 26 febbraio 1992
Giur. merito, an. 25 (1993), fasc. 3, pt. 2, pag. 759-761
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D50202
L' elaborazione del concetto giuridico d' infermita' mentale e' frutto di lunga elaborazione giurisprudenziale: al concetto "medico" di infermita' mentale, che riconosce rilevanza ai fini penali alle sole infermita' aventi substrato organico o comunque rientrati nel quadro di una malattia clinicamente definita, si contrappone il concetto "giuridico", in base al quale sono rilevanti, ai fini dell' esclusione o della diminuzione dell' imputabilita', anche le infermita' non riconducibili ad un preciso quadro clinico, purche' incidenti sulla capacita' d' intervenire e di volere. Tale contrasto si fa piu' acuto con riguardo alle c.d. "psicopatie", che venivano definite dalla tradizionale giurisprudenza come "anomalie del carattere" come tali inidonee ad influire sulla capacita' d' intendere e di volere: nella piu' recente giurisprudenza di merito si sono manifestate tendenze a riconoscere, in presenza di determinate condizioni, rilevanza a tali aspetti patologici della personalita', anche se la giurisprudenza di legittimita' ammonisce circa i rischi che tale apertura potrebbe comportare sul piano della presunzione di imputabilita' vigente nel diritto penale.



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