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| IDG930605216 | |
| 93.06.05216 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Ghinoy Paola
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| Art. 2103 c.c. e rotazione in posizioni di lavoro non equivalenti
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| Nota a Cass. sez. lav. 9 aprile 1992, n. 4314
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| Riv. it. dir. lav., an. 12 (1993), fasc. 2, pt. 2, pag. 287-289
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D7446
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| La pronuncia in commento riguarda una fattispecie relativa alla
"rotazione" del dipendente su diverse posizioni di lavoro prevista da
specifica disposizione del contratto collettivo. La Corte di
Cassazione, condividendo le censure alla sentenza impugnata dalla
ricorrente, ha ritenuto che la "rotazione", intesa come
avvicendamento su diverse posizioni di lavoro secondo un ordine
ciclico, debba essere caratterizzata da una sufficiente brevita'
delle assegnazioni, che valga a distinguerla dall' adibizione stabile
a distinte posizioni di lavoro. Solo nel primo caso infatti e'
legittima ex art. 2103 c.c. l' attribuzione di mansioni inferiori,
che anzi costituendo un' ulteriore esperienza lavorativa puo'
determinare un arricchimento della professionalita', che viene invece
svilita quando lo svolgimento si protragga eccessivamente. L' A.
approfondisce la problematica della rotazione nel piu' ampio quadro
della previsione contrattuale di mansioni promiscue.
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| art. 2103 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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