Banche dati professionali (ex 3270)
Stampa giuridica

Documento


207681
IDG940200012
94.02.00012 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Baroncelli Flavio
Cinici e scimmie. Osservazioni sull' anti-etnocentrismo di Montaigne e Rousseau
Comunicazione al seminario internazionale di studi sul tema: "Il 1492 e Cristoforo Colombo nel confronto di due culture", Savona, 25 settembre 1992
Mat. st. cult. giur., an. 22 (1993), fasc. 1, pag. 25-41
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
F322
Si tratta di una ricostruzione del selvaggio come visto da Montaigne e Rousseau. Pur non potendo prescindere da una cultura etnocentrista, questi pensatori hanno concepito il selvaggio in modo tale da conferirgli la capacita' di contestare la centralita' del nostro modo di vivere. Questi autori hanno, cosi', dimostrato di avere "capito" il selvaggio, l' uomo "vero" che Diogene il cinico cercava, essendosene fatta l' idea giusta, ma che non poteva trovare perche' non c' era piu'. Voltaire, quando si arrabbiava leggendo Rousseau, urlava l' insulto "scimmia di Diogene". Montaigne e Rousseau, anche non volendoli considerare i precursori dell' etnologia moderna, hanno posto in dubbio la centralita' e superiorita' della nostra cultura. Di loro non puo' fare a meno chi abbia dentro una qualche disposizione non sciovinista nei confronti di culture diverse.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



Ritorna al menu della banca dati