| Nel quadro degli studi sullo Stato pontificio nell' eta'
contemporanea, afferma l' A., si e' finora trascurato di indagare
sulle figure che, nelle singole province e territori, rappresentavano
il potere centrale. Qualche saggio isolato ha preso in considerazione
periodi e aree particolari, ma manca quasi sempre una precisa
esposizione dei poteri di cui il rettore pontificio era dotato, del
personale di cui poteva disporre, dei compiti che costituivano la sua
attivita' ordinaria; non viene poi colto il rapporto che lega
rappresentante pontificio, governo centrale e autorita' locali, e
viene ignorato il peso che questi incarichi di governo provinciale
esercitano sulla carriera di chi e' chiamato a ricoprirli. In quest'
ottica l' A. si occupa del periodo compreso fra il 26 agosto 1586 e
il 4 novembre 1587, in cui il cardinale Enrico Caetani fu legato di
Bologna durante il pontificato di Sisto V, papa noto per il suo
sforzo accentratore, prendendo in esame l' attivita' quotidiana e
consuetudinaria del prelato, sulla base della documentazione
pervenutaci, per cercare di comprendere quali precisamente fossero i
suoi compiti e come li svolgesse.
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