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Documento


207713
IDG940200044
94.02.00044 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Gasparri Stefano
Longobardi e citta'
Soc. e storia, an. 12 (1989), fasc. 46, pag. 973-979
(Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
S7322
L' A. rileva come in sostanza l' impatto militare dei longobardi non sia stato indiscriminatamente distruttivo per le citta' italiane. La scelta definitiva di Pavia come capitale del regno segna un mutamento nella gerarchia dei centri urbani: sono i centri strategicamente importanti e militarmente forti che si impongono sugli altri. La citta' e la sua funzione politica, afferma l' A., sono ripensate in vista di uno scopo militare. A conferma di cio' l' A. sottolinea il grande rilievo assunto nell' Italia longobarda da centri militari come Lucca, Spoleto, Benevento. Sottolinea anche i ruoli di centri religiosi, nodi commerciali e viari, porti, sedi del potere e residenze principesche svolti dalle citta' del regno longobardo.
Ist. storia del diritto - Univ. MI PV



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