| Vengono individuate le cause dell' aumento della criminalita' e della
generale illegalita' sottostante, nelle diverse ideologie, culture e
pseudoculture e prassi che hanno concorso al devastante effetto della
"devalorizzazione" dei vari sistemi normativi (religiosi, morali,
giuridici, penali) e quindi dei sistemi di controllo del
comportamento umano. L' A. sostiene che una inversione di tendenza
deve ripartire da una generale riscoperta di talune "verita'
sapienziali" di fondo: che esiste un rapporto di proporzione inversa
tra condotte antisociali e criminali e validi sistemi normativi
(religiosi, morali, giuridici) e che occorre il recupero di valore di
tali sistemi normativi e del senso della legalita'; che i sistemi
normativi validi non sono quelli che si incentrano nel "principio
utilitaristico", bensi' nel "principio personalistico"; che la "pena"
e' strumento irrinunciabile di orientamento del comportamento umano e
di controllo sociale; che la "effettivita' della pena" al condannato
con un processo "giusto" non e' un "accidens" ma la base prima su cui
poggia la credibilita' della legge penale e dell' intero sistema
giuridico; che occorre tener conto che il "perdono sociale" non e'
automaticamente "perdono penale".
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