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| IDG940600189 | |
| 94.06.00189 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Rizzo Vito
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| Le clausole "abusive": realta' e prospettive. La Direttiva CEE del 5
aprile 1993
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| Relazione al convegno sul tema: "Condizioni generali di contratto e
Direttiva CEE", Napoli, 28 maggio 1993
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| Rass. Dir. Civ., (1993), fasc. 3, pag. 582-602
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| D3060; D871
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| (Sommario: - Il sistema delle clausole "vessatorie" delineato dal
codice civile del 1942 agli artt. 1341-1342; sua rispondenza alla
tradizionale disciplina del contratto e sua attuale inadeguatezza.
Difficolta' in questo contesto dell' emersione di una nozione vera e
propria di clausola "abusiva". - Nuovo impulso provocato dalla
diffusione del "consumerism". Non identificazione tra tutela del
consumatore e dell' aderente. Le forme negoziali di "abuso" nei loro
confronti possono non identificarsi. La clausola "abusiva" ed il
consumatore quale punto di riferimento soggettivo privilegiato in
vari ordinamenti. La clausola "abusiva" ed il punto di riferimento
oggettivo ora ristretto alle condizioni generali di contratto ora
esteso anche a clausole negoziate individualmente. "Rottura" della
clausola "abusiva" come categoria giuridica unitaria sia in una
prospettiva diacronica sia sincronica. - La Direttiva CEE. La lunga
fase di elaborazione ed i vari passaggi. I criteri di qualificazione
della clausola "abusiva": l' ambito di applicazione soggettivo
(contratti stipulati con i consumatori) ed oggettivo (clausole che
non sono state oggetto di negoziato individuale). La clausola
generale dell' art. 3 e le sue ambiguita' interpretative. L'
elencazione delle clausole presunte abusive contenuta in allegato e
la definizione della sua portata. Mancata opzione tra controllo
giudiziario e amministrativo e liberta' di scelta lasciata ai singoli
Paesi. Previsione di una forma di tutela a carattere individuale, da
un lato (art. 6), ed a carattere collettivo, dall' altro (art. 7):
diversita' dei contesti di riferimento e dei criteri di valutazione.
La Direttiva si colloca in una fase discendente della parabola della
tutela del consumatore. - Ordinamenti di numerosi Paesi membri bene
in "trend" con la Direttiva e tra di loro. Analisi, in particolare,
del sistema tedesco e della recente evoluzione del sistema francese.
- "Paradosso" del sistema italiano in cui la disciplina codicistica
rappresenta un ostacolo o un intralcio alla sua evoluzione. Tentativi
di una sua "forzatura interna" od "esterna)
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| art. 1341 c.c.
art. 1342 c.c.
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| Ist. per la documentazione giuridica - Firenze
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