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207981
IDG941500312
94.15.00312 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Belfiore Camillo
Azione possessoria e riforma del processo civile
Nota a Pret. Genova 8 luglio 1993 Pret. Roma 28 maggio 1993 ord. Pret. Taranto 30 aprile 1993
Giur. merito, an. 25 (1993), fasc. 6, pt. 1, pag. 1161-1165
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D30426; D4402
Il possesso e' un diritto soggettivo, per lo meno nel senso che al possessore e' riconosciuto il potere di continuare nel possesso fino a quando questo potere non venga eliso da quello poziore del titolare del diritto reale. Il procedimento possessorio, di conseguenza, va concepito come un processo in cui viene posta una domanda, sulla quale il giudice deve pronunciare con una sentenza di merito suscettibile di giudicato in senso sostanziale. La nuova disciplina del procedimento possessorio comporta l' assimilazione tendenzialmente integrale ai procedimenti cautelari, sotto il profilo del trattamento processuale, della fase interdittale e sommaria del giudizio possessorio. Resta percio' ferma l' articolazione procedimentale in due fasi ben distinte, esattamente come prima della riforma, con la sola differenza che le due fasi non seguono necessariamente davanti allo stesso magistrato, ma si realizza fra esse una soluzione di continuita', dovendo la seconda essere aperta da un nuovo atto di impulso processuale nelle forme del rito ordinario. Il provvedimento sulle spese, a chiusura della fase interdittale del procedimento possessorio, va adottato solo in caso di non accoglimento del ricorso.
art. 77 l. 26 novembre 1990, n. 353 art. 2907 c.c. art. 2909 c.c. art. 99 c.p.c. art. 669 bis c.p.c. art. 669 septies c.p.c. art. 703 comma 2 c.p.c.



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