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20833
IDG811300421
81.13.00421 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
isman fabio
referendum. abolire le droghe o vietare le centrali nucleari contrasta con accordi internazionali; i quesiti sui reati d' opinione, guardia di finanza e caccia sono "non omogenei" e "contraddittori". la corte: ecco perche' li abbiamo bocciati
Messaggero, an. 103 (1981), fasc. 45 (15 febbraio), pag. 2
d91100; d18703; d18100; d51414; d510
(Titoletti: caccia. guardia di finanza. nucleare. droghe. reati d' opinione)
l' a. rende noti i motivi con cui la corte costituzionale ha giudicato inammissibili 5 dei 10 referendum abrogativi proposti dai radicali. quello sulla caccia e' stato impedito perche' la regolamentazione della caccia e' costituzionalmente attribuita alle regioni e perche' il quesito mancava della necessaria chiarezza. il referendum sulla smilitarizzazione della guardia di finanza e' stato respinto per la sua formulazione contraddittoria e per la sua "non unitarieta'": nello stesso referendum concorrevano infatti 2 diverse abrogazioni circa il ruolo militare e l' impiego in compiti di sicurezza interna. il referendum antinucleare e' stato proibito perche' lesivo di una risoluzione del consiglio della comunita' europea e dello intento alla base dell' euratom. il quesito sulla liberalizzazione della canapa indiana e' stato bocciato perche' lesivo della "convenzione unica sugli stupefacenti" ratificata dal parlamento italiano nel 1974. il referendum sulla cancellazione dei reati d' opinione, infine, e' stato respinto perche' la sua formulazione e' stata giudicata non "omogenea e univoca".
l. 27 dicembre 1977, n. 968 l. 2 agosto 1975, n. 393 l. 22 dicembre 1975, n. 685 l. 23 aprile 1959, n. 189
Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti



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