| 208335 | |
| IDG940900666 | |
| 94.09.00666 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
| |
| Amato Giuseppe
| |
| La morte del tossicodipendente come conseguenza della cessione della
sostanza stupefacente
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| Nota a Cass. sez. VI pen. 27 ottobre 1992
| |
| Cass. pen., an. 33 (1993), fasc. 11, pag. 2627-2632
| |
| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
| |
| D5185; D51414
| |
| | |
| | |
| | |
| | |
| La sentenza si colloca nel solco dell' orientamento prevalente che
ritiene ammissibile la responsabilita' penale dello spacciatore per
la morte del tossicodipendente, in conseguenza della cessione della
sostanza stupefacente che risulti letale per il soggetto assuntore,
facendo richiamo al combinato disposto degli artt. 586 e 589 c.p. L'
A. riporta un' ampia rassegna di giurisprudenza e dottrina sull'
argomento, e sottolinea la particolarita' della sentenza in rassegna,
che prende una specifica posizione nel senso della ravvisabilita' del
reato non solo nei confronti del cedente diretto della droga, ma
anche nei confronti del fornitore non immediato, cioe' di colui che
abbia rifornito della droga un terzo, il quale a sua volta l' abbia
consegnata al tossicodipendente deceduto.
| |
| d.p.r. 9 ottobre 1990, n. 309
art. 586 c.p.
| |
| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
| |