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| IDG940900711 | |
| 94.09.00711 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| Celentano Paolo
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| La pretesa necessita' costituzionale della fissazione di un termine
certo di durata massima delle misure limitative della liberta'
personale applicate provvisoriamente: un ingiustificato salto in
avanti della Corte di Cassazione
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| Nota a Cass. sez. I pen. 12 dicembre 1990, n. 3932
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| Riv. Pen. Ec., an. 4 (1992), fasc. 2, pag. 167-169
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| (Bibliografia: a fine articolo o capitolo)
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| D18710; D6113; D643; D5050
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| La Corte di Cassazione, con la decisione annotata, ha affermato due
nuovi principi di diritto: quello della individuazione di un termine
massimo di efficacia delle misure di prevenzione dell' obbligo e del
divieto di soggiorno, applicate provvisoriamente ai sensi dell' art.
6 capoverso l. 1423/1956; quello, ricavabile dalla motivazione, della
costituzionalmente necessaria motivazione legale di una durata
massima certa e ragionevole di tutte le misure, cautelari, di
sicurezza e di prevenzione, che limitino, in via provvisoria, la
liberta' personale. Su entrambi questi principi l' A. porta l'
attenzione, tentando un approfondimento che consenta di apprezzare il
rilievo e la novita', ma anche l' incondivisibilita' dell'
orientamento giurisprudenziale, che emerge dalla decisione in
rassegna.
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| art. 4 l. 27 dicembre 1952, n. 1423
art. 6 l. 27 dicembre 1956, n. 1423
art. 7 l. 3 agosto 1988, n. 327
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