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| IDG940900722 | |
| 94.09.00722 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| D' Agostino Paolo
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| La tutela penale dell' assegno bancario: legislazione, prospettive di
depenalizzazione, prassi e controlli informatizzati
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| Riv. Trim. Dir. Pen. Ec., an. 6 (1993), fasc. 3, pag. 685-699
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| (Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
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| D5370; F79; D1727
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| Le proposte del Cons. Sup. Mag. e del ministro di Grazia e Giustizia
evidenziano una scelta di politica criminale orientata verso la
depenalizzazione del reato di assegno senza provvista, di cui all'
art. 2 l. 386/1990. Per questo motivo lo studio esamina alcune
premesse di ordine pratico e giuridico, sulle quali si basa il
suddetto orientamento, criticandone le condizioni di base e
mettendone in evidenza i limiti. Si rileva in particolare come l'
esigenza di tutela penale di determinati settori dell' ordinamento
giuridico non possa essere sminuita in maniera strumentale al fine di
superare le difficolta' legate all' applicazione del nuovo codice di
procedura penale. Da qui l' indagine e' rivolta all' approfondimento
dei rapporti fra regolamentazione penale dei reati in materia di
assegno (in quanto reati tipici detti "di massa") e le esigenze di
semplificazione messe in evidenza dagli organi giudiziari competenti
e risolte per mezzo dell' informatizzazione delle procedure relative:
esigenze la cui portata si estende fino a condizionare l'
interpretazione stessa della nuova regolamentazione. Quest' ultimo
aspetto induce ad un ulteriore approfondimento sui limiti dell'
applicazione delle nuove tecnologie riguardo al controllo sociale:
questo argomento non e' stato ancora sufficientemente dibattuto, ma
lo sara' certamente in futuro. In questa prospettiva lo studio si
conclude con un' analisi del dibattito filosofico attualmente in
corso e vengono indicati i differenti orientamenti proposti al fine
di determinare la linea di demarcazione tra le esigenze di controllo
e il rispetto inderogabile della liberta' personale: la necessita' di
giungere ad una soluzione sicura del problema e' evidente, poiche' l'
evoluzione tecnologica e' di importanza tale che potrebbe invadere la
"privacy" dei cittadini fino al punto di evocare le immagini
angoscianti offerte da Orwell in "1984".
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| l. 15 dicembre 1990, n. 386
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| Centro diretto da M. Fameli - IDG Firenze
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