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| IDG811300432 | |
| 81.13.00432 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
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| di benedetto gianni, rodota' stefano; (a cura di caprettini
alessandro)
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| il referendum sull' ergastolo
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| intervista
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| Nazione, an. 123 (1981), fasc. 48 (26 febbraio), pag. 1
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| d021030; d50321
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| (Sommario: a maggio il voto: i condannati hanno buone probabilita' di
non morire in carcere. il parere dei giuristi di benedetto e rodota')
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| richiamandosi al referendum sull' ergastolo, ammesso dalla corte
costituzionale, l' a. ha intervistato i giuristi di benedetto e
rodota'. il primo contrario e il secondo favorevole all' abrogazione
della massima pena. secondo di benedetto, l' abrogazione dello
ergastolo cadrebbe in un momento sbagliato. di fronte al terrorismo e
ai sequestri di persona non e' ammissibile la rinuncia a questo mezzo
di legittima e doverosa difesa sociale. d' altra parte il principio
della perpetuita' di questa pena puo' essere limitato dal
provvedimento di grazia da parte del presidente della repubblica. l'
intervistato lascia capire che si potrebbe rinunciare a questo
istituto nel caso che il sistema prevedesse la pena capitale. di
parere nettamente contrario rodota'. sostiene la sua contrarieta'
all' ergastolo con motivi costituzionali ex art. 27 della
costituzione e richiamandosi alla tendenza dell' ordinamento in
questo senso secondo la legge che prevede che dopo ventotto anni di
reclusione l' ergastolano possa giungere alla liberta' condizionale.
secondo l' intervistato, poi, la reclusione a vita non da' al
condannato incentivo per giungere al ravvedimento, ne' risulta un
deterrente efficace. in linea generale sostiene con esemplificazioni
che e' illusorio credere di poter fermare la delinquenza politica e
comune con un inasprimento delle pene. conclude con questa sintesi:
costituzione, orientamento legislativo, propensioni internazionali,
umanita' e giustizia si muovono tutte contro la perpetuita' della
pena.
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| art. 27 cost.
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| Rassegna stampa a cura di: G. Ipsevich, S. Stoppoloni, E. Zampetti
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