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208692
IDG940601023
94.06.01023 - Ist. Doc. Giur. / CNR - Firenze
Giammaria Pierluigi
Opzioni di preliminare o preliminare di preliminare? Una soluzione poco condivisibile della Corte di cassazione
Nota a Cass. sez. II civ. 14 febbraio 1992, n. 1823
Giust. civ., an. 43 (1993), fasc. 11, pt. 1, pag. 2813-2819
(Bibliografia: a pie' di pagina o nel corpo del testo)
D306001; D306033
Secondo l' A. la sentenza in rassegna non puo' essere condivisa in quanto, pur ponendo un principio apparentemente accettabile, e' caratterizzata da una ricostruzione in concreto dell' istituto dell' opzione che, ove accolta, condurrebbe ad una sostanziale disgregazione del meccanismo predisposto dall' art. 1331 c.c. e ad una riduzione di questo ad un vuoto schema asservito alle esigenze piu' varie e distorte della prassi contrattuale. Schematizzata la complessita' dei fatti di causa, l' A. approfondisce il fondamentale motivo di disaccordo con le posizioni della Suprema Corte, riguardante la qualificazione del patto di opzione intercorso tra ricorrente e resistente. La Cassazione ha infatti ritenuto ammissibile un patto bilaterale (pacificamente qualificato come opzione) in base al quale il successivo contratto sarebbe stato concluso in virtu' di una seconda dichiarazione bilaterale, realizzando cosi', afferma l' A., una contaminatio inammissibile tra le caratteristiche del contratto preliminare con quelle dell' opzione
art. 1331 c.c.
Ist. per la documentazione giuridica - Firenze



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